Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività molto coinvolgente.

Consulenza e sostegno alla genitorialità Milano

Storie per crescere, storie che curano.

Storie per amare, storie per amarsi.

Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività molto coinvolgente e rafforza la relazione adulto-bambino. I pediatri indicano che la lettura condivisa durante i primi 3 anni è tra le azioni più importanti che i genitori possono fare per sostenere lo sviluppo cognitivo ed emotivo del bambino. Un bambino che riceve letture quotidiane acquisirà un vocabolario più ricco, avrà più immaginazione, si esprimerà meglio e sarà più curioso di scoprire il mondo.
Leggere a bassa voce è una coccola, crea l’abitudine all’ascolto, aumenta la capacità di attenzione e accresce il desiderio di imparare a leggere quando il bambino sarà più grande.
La tua voce è magia per tuo figlio. L’elemento che più conta è lo stare insieme e condividere la lettura in famiglia. Potete seguire il testo e le figure, e intraprendere con il bambino una lettura ricca di scambi affettivi.
Nel mio lavoro quotidiano come psicologa dell’età evolutiva, tra i linguaggi che utilizzo con i bambini per stimolare il loro mondo interno e veicolare idee e strategie ci sono il gioco, il disegno e i racconti di storie o fiabe.
È attraverso questi mezzi espressivi che spontaneamente il bambino racconta di sé, dei suoi desideri e delle sue emozioni, e si identifica con i personaggi del suo racconto immaginario, del suo gioco o della sua storia.
Questa cornice immaginativa gli permette di esplorare con serenità situazioni, emozioni, azioni, reazioni, rischi, ideare soluzioni agendo indirettamente attraverso i personaggi e dando così voce ai suoi pensieri consci e inconsci, senza il rischio di rimanerne ferito, ma con il vantaggio di scoprire nuovi punti di vista o modalità per superare situazioni dolorose già vissute o preoccupazioni o ancora, superare una ferita solo grazie alla reiterazione della situazione vissuta all’interno del gioco, della fiaba o del disegno, fino al suo completo scioglimento e fronteggiamento.
Nonostante possano sembrare temi sorpassati, concetti ormai obsoleti, o contenuti forti, ancora oggi possiamo scegliere le Fiabe tradizionali come strumento per lo sviluppo psicologico del bambino ciò perché, diversamente da altra letteratura moderna per l’infanzia, sono queste le trame che toccano le corde più intime dei bambini proprio perché concretizzano e danno risoluzioni a tutti i loro principali timori, anche i più fantasiosi. In molti gli psicoanalisti che hanno analizzato la struttura delle fiabe e, come Bruno Bettelheim, nel suo libro “Il mondo incantato”, evidenziato il significato psicologico della fiaba e il sostegno che può offrire nel delicato periodo della crescita del bambino.
I racconti sono un utile alleato capace di esprimere una valenza educativa e terapeutica.
Superare le paure, le perdite, le delusioni, risolvere le rivalità, accrescere la propria personalità, conoscere il bene e il male e sapersi districare con sicurezza tra emozioni, sentimenti, conflitti…
Tanti benefici a livello emotivo così come sul piano della relazione: la lettura condivisa favorisce la crescita del legame di attaccamento sicuro e positivo con il genitore o la persona che si presta al ruolo di lettore, per questo è così importante sensibilizzare i genitori di oggi al tema.
Sono proprio i genitori a esprimere la necessità di ricevere dagli esperti informazioni, strategie utili e di facile applicazione che possano valorizzare al massimo i momenti passati insieme. Ecco dunque per voi alcuni spunti o meglio 6 buoni ragioni per leggere insieme!

PERCHÉ MI PIACE

Al tuo bambino piace stare in braccio e ascoltare la tua voce

Nei primi mesi di vita il neonato ha bisogno di avere vicino costantemente un adulto che in questo modo impara a conoscere il suo linguaggio. Vi soprenderà dai tre mesi la Sua capacità di ascoltare e fare attenzione a ciò che dici. Con il sorriso intenzionale, lo sguardo e le espressioni diventano più comunicative e sarà anche per te più stimolante condividere questi momenti.
Nei primi libri le figure dei volti sono molto gradite ai bambini e l’adulto che potrà nominare le varie parti del volto affinché il bambino possa imparare a riconoscerle e divertirsi insieme a te. Sono graditi i colori, le forme, anche complesse con alto contrasto, ma anche immagini semplici di animali o elementi della natura o della quotidianità, i pattern tattili.

STIAMO INSIEME

Nella relazione la lettura si arricchisce di rituali, gesti e giochi, il rapporto si consolida con il rispecchiamento ovvero la sintonizzazione emotiva che sottolinea i passaggi della storia.
La lettura rafforza la relazione tra l’adulto e il bambino e facilita un processo di conoscenza reciproca importantissima per instaurare un dialogo e un confronto utili alla crescita globale del bambino.

LO RICORDERÒ PER SEMPRE

Il ricordo delle storie che leggete insieme resta per sempre, come talvolta il ricordo della storia in sè.
Le storie lette diventano un repertorio inconscio di esempi cui il bambino può attingere per affrontare piccoli e grandi eventi personali ma cosa ancora più importante, tuo figlio o tua figlia ricorderà per sempre questo tuo gesto d’amore. Si tratta di modalità che resteranno evidenti nella memoria e che in qualche modo influenzeranno i suoi comportamenti e le sue scelte nella vita.

FA BENE

La lettura condivisa è cibo per la mente del tuo bambino e stimola la sua attenzione e i prerequisiti all’apprendimento. 
Le neuroscienze dimostrano che bambini esposti alla lettura giornaliera acquisiscono implicitamente le capacità e le conoscenze di base e impareranno a leggere e scrivere con più facilità. Il bagaglio acquisito, per la scuola e per la vita, è pertanto molto ricco: più confidenza con la lettura, maggiore ricchezza nel linguaggio, maggiore capacità di mantenere l’attenzione e la concentrazione. 

FACCIAMO LA NANNA

Il rito della storia prima della nanna favorisce il rilassamento del bambino, a patto che le storie lette siano rasserenanti e non attivanti o paurose, con un bel lieto fine, oppure siano storie già note. È importante creare una ritualità, predisporre l’ambiente in maniera da favorire il rilassamento, luci soffuse, assenza di rumori e sollecitazioni.

ANCORA UNA VOLTA!

Ad ogni rilettura il tuo bambino scopre cose nuove e diverse, impara parole, modi di dire, ha la possibilità di porre domande sul mondo.
Il libro del momento può diventare un’ossessione per gli adulti, ma una necessità per i bambini che dentro quella storia e quelle immagini cercano qualcosa che non capiscono, che li spaventa o che invece li rassicura. Nonostante ciò è opportuno continuare a proporre altre letture: quando il libro preferito del momento avrà esaurito il suo compito ne arriveranno altri che li accompagneranno per i tempi a venire.
Se la prima lettura stimola un tipo di attenzione centrata sulla storia, sugli avvenimenti, sulla creazione mentale delle situazioni presentate e provoca emozioni accentuate, la rilettura, oltre che stimolare il piacere dell’anticipazione mentale della storia conosciuta, porta ad una scoperta di dettagli sfuggiti, di nuovi aspetti che consentono ulteriori riflessioni. Dove il bambino vive piccole ferite, preoccupazioni o traumi, il racconto svolge un ruolo attivo di cura, e, grazie ai meccanismi psicologici di proiezione, identificazione e abreazione dell’affetto, come succede per il gioco, con la reiterazione il vissuto negativo piano piano viene elaborato.

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